338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Energy drink: la pubblicità vuole raggiungere il pubblico più giovane

Energy drink: la pubblicità vuole raggiungere il pubblico più giovane

BEVANDE "ENERGETICHE" IN TV: UN MERCATO PER RAGAZZI

Una ricerca del Dartmouth College pone in evidenza le dimensioni cospicue dell'investimento pubblicitario dei produttori di energy dinks destinato a raggiungere il pubblico più giovane

 

Un gruppo di ricercatori del Dartmouth College, uno degli otto atenei statunitensi che costituiscono l'esclusiva "Ivy League", ha preso in esame una vasta raccolta di spot pubblicitari televisivi dedicati alle bevande energetiche trasmessi tra il Marzo 2010 e il Febbraio 2013. Un anno di pubblicità settoriale osservato su 139 canali, pari a 608 ore di trasmissione: più di venticinque giorni interi in un solo anno. Risultato: il 46,5% di questa produzione è stato giudicato esplicitamente rivolto al pubblico adolescente.


La ricerca, dal titolo molto neutro (Energy Drink Advertising on US Television Networks), mette in evidenza il cospicuo investimento sostenuto dai produttori di bevande energetiche per raggiungere il target degli adolescenti. "Non si può affermare con certezza che sia un effetto intenzionale" spiega Jennifer A. Emond, ricercatrice del Department of Community and Family Medicine della Geisel School of Medicine di Dartmouth. Però, se questi sono i numeri e tali le proporzioni, è evidente che l'interesse per quel settore di mercato è molto, molto spiccato.


Bevande energetiche: buone o cattive?
Il contenuto di caffeina, la sostanza eccitante più frequentemente utilizzata nella produzione degli energy drinks, insieme alla taurina, è piuttosto elevato. Tanto che sono numerosissimi gli studi che - senza molto successo - mettono in guardia gli adolescenti dall'uso e dall'abuso di tali bevande.


Il dibattito negli USA
Segnò un momento alto, a questo proposito, l'audizione nel Senato statunitense del 31 Luglio 2013 (ENERGY DRINKS: EXPLORING CONCERNS ABOUT MARKETING TO YOUTH), tenutasi proprio per dibattere sulle preoccupazioni relative alla pubblicità delle bevande energetiche rivolta agli adolescenti. Vi presero parte numerosi esperti tra medici, preparatori sportivi, formatori. E quasi tutti espressero particolari preoccupazioni in merito al marketing aggressivo rivolto ai ragazzi. Furono spiegati gli effetti della caffeina e di altre sostanze nell'influenzare le prestazioni sportive; i potenziali rischi e i possibili benefici. Ma non si giunse - quella non era, infatti, una sede deliberativa - ad alcuna decisione in merito.


Il dibattito in Europa
Anche in Europa si parla molto di energy drinks: un mercato in continua espansione. Secondo alcuni studi citati dal quotidiano britannico the Guardian, è passato infatti da 3,8 miliardi di dollari nel 1999 ai 27,5 miliardi nel 2013. Anche l'ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha recentemente espresso preoccupazione su questo argomento, citando un articolo di "Frontiers in Publich Health" del 14 Ottobre 2014 che mette in fila tutte le perplessità e i timori legati all'uso e alla diffusione degli energy drinks tra i giovani.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/misurare-l-investimento-pubblicitario-dei-produttori-di-energy-drinks-2fa01b99-8f1c-4380-9796-22b61ae56f46.html?refresh_ce


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)