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ESPAD: il 35% degli adolescenti italiani confessa di praticare il binge drinking

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Giovani e alcol: è allarme binge drinking

Il 35% degli adolescenti italiani confessa di praticare il binge drinking, ossia le bevute compulsive. È il risultato preoccupante di un nuovo studio italiano su giovani e alcol
Il rapporto tra giovani e alcol è sempre più complesso. E per i genitori diventa davvero difficile conoscere le possibili abitudini negative dei propri figli. A proposito di giovani e alcol, pochi adulti sanno che cos’è il binge drinking, ma quasi tutti gli adolescenti lo conoscono, anche se, per fortuna, non tutti lo fanno.

Tanto alcol tutto insieme
Il binge drinking è l’assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo brevissimo. L’obiettivo? Raggiungere l’ubriacatura immediata e la perdita del controllo. È l’aspetto più nuovo e preoccupante del rapporto tra giovani e alcol. Durante un binge drinking, i partecipanti consumano un minimo di 5 o 6 bicchieri di sostanze molto alcoliche. Le bevande vengono assunte in modo quasi consecutivo ed estremamente rapido, quindi senza sorseggiare, ma “trangugiando” l’alcol tutto in una volta.

Affascina il 35% degli adolescenti italiani
Questa pericolosissima pratica ha conquistato ben il 35,1% degli studenti delle scuole superiori italiane. Tra questi, il 60% dei maschi e ben il 68% delle femmine riferisce uno o due episodi al mese e più di un quinto da tre a cinque volte. Sono i risultati dello studio Espad-Italia (European school survey on alcohol and other drugs), realizzato dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr). La ricerca ha analizzato un campione di 45 mila studenti delle scuole superiori.

Effetto amplificato dalle bevande energetiche
Lo studio ha poi evidenziato come dilaghi anche il consumo delle bevande energetiche, che si assesta sul 41% del campione. Pur non essendo alcoliche, queste bevande contengono stimolanti che, associati all’alcol, amplificano gli effetti delle sbronze e dello “sballo”.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)