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Giovani e alcol: binge drinking, obesità e i danni al fegato

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Giovani e alcol: binge drinking, obesità e i danni al fegato

Giovani e alcol, un binomio distruttivo, che nel nostro Paese sta facendo registrare una crescita esponenziale.
Il fenomeno del binge drinking, importato dal Nord Europa coinvolge più di 500mila ragazzi minorenni, che ogni fine settimana cercano lo

sballo rapido, bevendo una grande quantità di alcolici in poco tempo.
Le conseguenze sono devastanti. Se da un lato, stando ai risultati di uno studio pubblicato qualche giorno fa, questa pratica porta a danni

celebrali permanenti, dall'altro è il fegato a risultarne particolarmente compromesso. I ricercatori dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di

Roma, hanno analizzato la relazione che esiste tra sovrappeso (e obesità) e abuso di alcolici, arrivando alla conclusione che questi due

fattori insieme moltiplicano esponenzialmente il loro potenziale dannoso per l'organo.
I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista Alcohol and Alcoholism, hanno riscontrato che l'età dei soggetti con problemi epatici si

sta abbassando sempre di più. "Nei ragazzi - ha dichiarato Valerio Nobili del Bambino Gesù - c'è un costante aumento della presenza di

problemi al fegato cronici e progressivi (infiammazione, steatosi, fibrosi) che compromettono la struttura dell'organo stesso fino alla

perdita totale della sua funzione".
Ne risulta un'aspettativa di vita molto ridotta e il primo imputato è il cosiddetto fegato grasso, di cui soffrono un milione di giovani.

Questa patologia, che porta alla compromissione dell'organo, è favorita dall'abuso di alcol e dai problemi di sovrappeso, come la sindrome

metabolica, che ne è l'anticamera.
Gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità stimano che in Italia il 42% degli adolescenti maschi e il 21% delle ragazze siano dediti

all'alcol, un esercito di futuri adulti malati, secondo i ricercatori, che manderanno in tilt la spesa sanitaria nazionale.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)