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Integratori ed energy drink: attenti all'abuso

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Integratori ed energy drink: attenti all'abuso

Integratori alimentari e bevande energetiche possono far male alla salute se assunti in maniera incontrollata. L'avvertimento viene dall'Adi, l'Associazione di dietetica e nutrizione clinica, che ribadisce la propria ferma condanna all'utilizzo di integratori e alla loro diffusione spesso superficiale e poco consapevole, specialmente alla luce dei dati pubblicati recentemente dall'Harvard School of Public Health di Boston. Nell'ambito di questa ricerca, ricorda l'Adi, è stato rilevato che le bibite zuccherate contribuirebbero all'eccesso di peso e rientrerebbero tra le cause dell'aumento del rischio di sviluppare patologie croniche come il diabete e le malattie cardiovascolari. Tra i prodotti analizzati, responsabili dei suddetti effetti dannosi, compaiono appunto gli integratori idrosalini (bevande sportive) e gli energy drink.


L'abuso di integratori dietetici, precisa l'Adi, comporta una serie di potenziali controindicazioni e la stessa Wada (l'Agenzia mondiale antidoping) si è espressa con preoccupazione sui possibili rischi legati a una eventuale tossicità di questi prodotti. Quelle che si assumono con gli integratori, aggiunge, sono sostanze presenti normalmente negli alimenti: carboidrati, proteine, aminoacidi, creatina, L-carnitina, carnosina, lipidi, vitamine, minerali, caffeina e così via, che sono commercializzate come "estratti" o sintetizzate industrialmente. La differenza principale tra gli integratori e le stesse sostanze assunte con l'alimentazione comune sta nei dosaggi: quando assunte sotto forma di integratori sono spesso "superdosi", sulla cui innocuità a lungo termine esistono pareri discordanti.


Secondo l'Adi, abitudini alimentari corrette, ispirate ai semplici e salutari principi del "modello alimentare mediterraneo", sono sufficienti a coprire per intero i fabbisogni nutrizionali della quasi totalità degli sportivi. L'eccezione, precisa, è costituita da atleti di altissimo livello che praticano alcune particolari discipline, ma che possono avvalersi della consulenza di specialisti che evitano il pericoloso "fai da te".


Le diffuse bevande finalizzate a reintegrare le perdite idro-saline dovute all'attività sportiva, sottolinea l'associazione, hanno le stesse proprietà di una semplice bevanda fatta in casa: 750 ml di acqua, 250 ml di succo di frutta (meglio se albicocca per la maggior presenza di potassio), sale da cucina (1 grammo, massimo 2), preoccupandosi soltanto di far sì che la quantità totale di zuccheri sia compresa tra 30 e 60 g/l. Per quanto riguarda gli integratori energetici si può ottenere lo stesso risultato consumando cibi comuni (biscotti secchi, fette

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)