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L'abuso di alcol è una piaga che riguarda tutto il mondo: il 16% dei bevitori ha problemi di binge drinking

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L’abuso di alcol è una piaga che riguarda tutto il mondo: il 16% dei bevitori ha problemi di binge drinking, e nel 2012 3,3 milioni di persone sono morte per motivi riconducibili all’abuso. A lanciare l’allarme, la “World Health Organisation”

Il binge drinking, ossia la pratica assurda e pericolosa, specie per i più giovani, di bere quantità esagerate di alcol nell’arco di poco tempo (in sostanza, sei o più unità alcoliche in una sera, per una media di 1 volta al mese), riguarda ormai il 16% dei bevitori mondiali: lungi dall’essere un problema derubricabile all’età adolescenziale, secondo il “Global Status Report on Alcohol and Health” 2014 pubblicato dalla “World Health Organisation” (www.who.int), il problema del rapporto con l’alcol si sta facendo decisamente serio. Nel 2012, infatti, le morti riconducibili all’abuso di alcol sono state ben 3,3 milioni, abbastanza perché i Governi nazionali inizino a prendere di petto l’argomento.
L’Europa è la regione al mondo con il consumo di alcol più alto, ma cresce anche nel Sud-Est asiatico e nei Paesi del Pacifico Occidentale.

La Bielorussia è il Paese in cui si beve di più, con una media pro capite di 17,5 litri di alcol puro all’anno, seguita dalla Moldova, con 16,8 litri a persona l’anno e dalla Lituania, a quota 15,4 litri di alcol puro pro capite bevuti ogni anno. Tra i grandi Paesi consumatori di vino, preoccupano, con livelli decisamente alti, il Regno Unito, a quota 11,6 litri annui di alcol a persona, l’Australia, a 12,2 litri, ed il Canada, a 10,2 litri, mentre gli Usa si fermano a quota 9,2 litri. In Nord e Medio Oriente i consumi più bassi, con una media di 2,5 litri di alcol a persone annui, ma in certi Paesi si rimane anche sotto il litro.


“Abbiamo scoperto - spiega a “The Drinks Business” (www,thedrinksbusiness.com) il dottor Shekhar Saxena, responsabile per la salute mentale e gli abusi di sostanze al Who - che il 16% di chi beve nel mondo ha a che fare con episodi di abuso (binge drinking), pericolosissimi per la salute. Particolarmente colpite, sia a livello sanitario che sociale, le fasce di popolazione a basso reddito, che spesso non godono di alcuna copertura sanitaria e neanche del supporto delle proprie famiglie”.

Le fredde percentuali parlano di una preponderanza maschile nelle morti legate all’alcol, a cui, nel 2012, era riconducibile ben il 7,6% dei decessi totali, percentuale che scende al 4% nei decessi delle donne, anche se è proprio tra il gentil sesso che la situazione peggiora maggiormente. Il rapporto ha anche evidenziato la necessità per i Paesi di adottare misure per ridurre l’uso nocivo di alcol, impegnandosi in attività di sensibilizzazione nazionali e servizi sanitari, per fornire servizi di prevenzione e trattamento.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.winenews.it/news/35115/labuso-di-alcol-una-piaga-che-riguarda-tutto-il-mondo-il-16-dei-bevitori-ha-problemi-di-binge-drinking-e-nel-2012-33-milioni-di-persone-sono-morte-per-motivi-riconducibili-allabuso-a-lanciare-lallarme-la-world-health-organisation


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)