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L’ecstasy fa male ma potrebbe aiutare gli autistici

L’ecstasy può forse alleviare i sintomi dell’autismo. Ne è convinta una parte della comunità scientifica americana visti i risultati positivi registrati nei trattamenti a base di droghe sintetiche contro disturbi comportamentali, psichiatrici e legati alla depressione. Sì perché quella che nei rave è nota anche come MDMA o Molly, se assunta sotto stretto controllo medico e in dosi precise migliora efficacemente la comunicazione, l’interazione sociale e l’empatia.

Tre ambiti in cui gli autistici hanno spesso serie difficoltà. I potenziali effetti terapeutici dell’ecstasy non agirebbero quindi sugli aspetti fisici del disturbo, ma solo su quelli psicologici. Tuttavia, esattamente come è con la marijuana, non sarà affatto semplice sdoganare uno stupefacente come farmaco che cura o quantomeno allevia e attutisce alcuni sintomi, anche se non tutti, tipici dell’autismo.

http://www.west-info.eu/it/lecstasy-fa-male-ma-potrebbe-aiutare-gli-autistici/