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Otago University: considerazioni sul fenomeno del binge drinking

Otago University: considerazioni sul fenomeno del binge drinking


L'alcol colpisce in molti modi anche favorendo il sesso non protetto. All'origine di tali situazioni (e delle probabili malattie sessuali), vi è infatti spesso la perdita di consapevolezza legata all'assunzione di determinare bevande.
Questo il verdetto di una ricerca della Otago University (Nuova Zelanda), diretta dalla professoressa Jennifer Connor e pubblicata dal "Australian and New Zealand Journal of Public Health".
La squadra della Otago University ha intervistato 2500 studenti, provenienti da 5 atenei neozelandesi, ponendo loro domande su alcolici e sesso.
In base al questionario l'astemia non va di moda: più dell'80% delle studentesse intervistate aveva fatto uso di alcol nel mese precedente e per più di un terzo (37%) si era trattato delle bevute a ripetizione da mattina a sera, il cosiddetto binge drinking.
Tale abitudine non è senza conseguenze: l'8,3% dei bevitori maschi ed il 5,3% delle bevitrici ha ammesso di aver avuto almeno un episodio di sesso non protetto nel periodo di tempo preso in esame. Riguardo ai bevitori estremi, in loro la vulnerabilità era 10 volte maggiore rispetto agli astemi totali o a chi si limita a qualche drink ogni tanto.
Forse più inquietante e pericoloso, il 12% dei maschi e il 21% delle donne che pratica binge drinking ha riferito di aver subito avance sessuali indesiderate da qualcuno che aveva bevuto.