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Università di Tolosa, studio sul binge drinking: aumenta il rischio di malattie cardiache

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Londra - Il 'binge drinking', il consumo eccessivo di alcol, aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache. Lo ha

rilevato uno studio dell'Universita' di Tolosa pubblicato sulla rivista British Medical Journal, secondo cui ci sarebbe

proprio l'eccessivo consumo di alcol dietro gli alti tassi di malattie cardiache di alcuni paesi. Per arrivare a queste

conclusioni i ricercatori hanno messo a confronto i modelli di consumo di uomini di mezza eta' dell'Irlanda del Nord e della

Francia, dove si registra un consumo elevato di alcol. Tuttavia nell'Irlanda del Nord l'alcol tende a essere consumato piu'

di uno o due giorni a settimana, mentre in Francia il consumo e' piu' regolare. Inoltre, gli scienziati hanno rilevato che la

quantita' di alcol consumata in Irlanda durante il fine settimana e' di circa 2-3 volte piu' elevata che in Francia. Il

legame tra consumo di alcol, malattie cardiache e la morte prematura e' gia' stato suggerito da diversi studi. Quello pero'

che e' rimasto poco chiaro, secondo i ricercatori, e' il ruolo dei modelli di consumo e il tipo di alcol consumato. I

ricercatori, guidati da Jean-Bernard Ruidavets dell'Universita' di Tolosa, hanno esaminato se i modelli di consumo

nell'Irlanda del Nord e nella Francia siano legati alla disparita' nelle malattie cardiache tra i due paesi culturalmente

diversi. Per un periodo di dieci anni, Ruidavets e i colleghi hanno valutato il consumo di alcol di 9.758 uomini provenienti

da tre centri in Francia (Lille, Strasburgo e Tolosa) e a Belfast. All'inizio della ricerca, iniziata nel 1991, i

partecipanti tra i 50 e 59 anni d'eta' non hanno mai sofferto di malattie cardiache. I partecipanti sono stati divisi in 'non

bevitori', 'ex bevitori', 'bevitori regolari' e 'bevitori binge'. Ai 'bevitori' e' stato chiesto tramite interviste e

questionari riguardanti le quantita' di alcol consumate su base settimanale e giornaliera e anche sul tipo di bevanda. Sono

state poi prese in considerazione i fattori di rischio cardiovascolare, come l'eta', il fumo, il livello di attivita' fisica,

la pressione arteriosa, la circonferenza della vita, ecc. I risultati mostrano che gli uomini che praticano il 'binge

drinking' hanno quasi il doppio del rischio di avere un attacco cardiaco o di morire per malattia cardiaca rispetto ai

bevitori regolari. Nello studio, il 'binge drinking' e' definito come il consumo eccessivo di alcol (piu' di 50g) bevuti in

un breve periodo di tempo, ad esempio in un solo giorno durante il fine settimana (50 g di alcol equivalgono a 4-5 drink, e

una bevanda di 125 ml di vino o una mezza pinta di birra). "Abbiamo trovato che i modelli di consumo di alcol - hanno detto

ricercatori - differivano radicalmente nei due paesi: a Belfast la maggior assunzione di alcol degli uomini e' concentrata in

un giorno del fine settimana (sabato), mentre nei tre centri francesi il consumo di alcol e' diffuso in modo piu' uniforme

tutta la settimana. La prevalenza del 'binge drinking', che ha raddoppiato il rischio di cardiopatia ischemica rispetto al

bere regolarmente, era quasi 20 volte superiore a Belfast che nei centri francesi". Un altro motivo per il maggiore rischio

di malattie cardiache a Belfast, secondo i ricercatori, potrebbe essere che piu' persone tendono a bere alcolici come birra e

vino. In Francia, invece, e' il vino la bevanda alcolica principale scelta e studi precedenti hanno dimostrato che bere

moderatamente il vino puo' proteggere dalle malattie cardiache. Secondo i ricercatori, i risultati del loro studio hanno

importanti implicazioni per la salute pubblica, specialmente dato che il 'binge drinking' e' in aumento tra i giovani nei

paesi mediterranei.