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Abuso di farmaci, rischi e conseguenze

Abuso di farmaci, rischi e conseguenze

Abuso di farmaci, rischi e conseguenze

 

In Italia dal 2000 ad oggi il consumo di farmaci è aumentato del 60%. Il 20% degli italiani assume farmaci senza passare dal medico, percentuale che sale al 40% nella fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Oltre agli effetti benefici ogni farmaco può però comportare effetti indesiderati.
Le modalità di assunzione son importanti perché possa agire ed essere ben tollerato, per questo è fondamentale seguire con attenzione le prescrizioni del medico e le indicazioni del farmacista.
“In generale si dovrebbe utilizzare un solo farmaco per volta, o comunque il minor numero possibile di farmaci, per scongiurare il rischio di interazioni sfavorevoli che potrebbero ridurre l’efficacia della
cura o aumentarne i rischi” spiega la dottoressa Flora Tomaino della farmacia comunale n. 2 a Cervia

Il fegato ‘sotto tiro’
Il coinvolgimento del fegato nelle reazioni tossiche da farmaci è molto più frequente di quanto si immagini; è diretta conseguenza sia della sua posizione anatomica che delle sue funzioni biochimiche.
I danni epatici da farmaci vanno da forme lievi fino a manifestazioni distruttive massive, che fortunatamente sono rare.
“È difficile accorgersene perché nella maggior parte dei casi non compare sintomatologia – chiarisce
Tomaino -. Le manifestazioni cliniche di una sofferenza epatica da farmaci sono in genere assenti o
estremamente lievi, come dispepsia o senso di bocca amara”.

Interazioni tra farmaci
Una buona parte delle forme di epatotossicità sono determinate da interazione tra diverse molecole farmacologiche. Tra i disturbi più frequenti l’alterazione della funzione epatica, miopatie, nefropatie e squilibri elettrolitici, oltre a sanguinamenti gastrointestinali, squilibri pressori o del ritmo cardiaco. In questi casi il farmaco non viene metabolizzato e rimane nell’organismo.
La maggior parte delle interazioni può essere evitata con la diligenza prescrittiva e l’uso corretto dei farmaci, seguendo attentamente i consigli del farmacista.

Occhio alla dipendenza
“È bene chiarire che in commercio non vi sono medicinali che fanno solo bene ed altri che fanno solo male; è piuttosto l’uso di essi che ne viene fatto a creare serie conseguenze psicofisiche.
Se c’è un utilizzo non controllato tali medicinali possono provocare la formazione di una vera e propria dinamica di dipendenza” aggiunge Tomaino. I farmaci più a rischio sono gli tidolorifici, gli ansiolitici, gli antidepressivi, i barbiturici, i dimagranti, i narcotici, i sonniferi e gli stimolanti.

Le conseguenze
Tra i possibili effetti figurano secchezza delle fauci, ipersudorazione, disturbi motori e di equilibrio, tremori, disfunzioni sessuali, problemi respiratori e cardio circolatori, carenze alimentari.
Il consumo ripetuto di farmaci può inoltre causare, a livello gastrico, bruciori, irritazioni e ulcere allo stomaco. Infine alcuni farmaci, se assunti con altre sostanze potenzialmente dannose come l’alcol, moltiplicano in modo esponenziale i lori effetti negativi e quindi la loro pericolosità.