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BMC Medicine: depressione, il movimento aiuta a combatterla

BMC Medicine: depressione, il movimento aiuta a combatterla

 

Depressione, il movimento aiuta a combatterla

Fare attività fisico può prevenire o addirittura combattere ansia e depressione

Anche se ci stiamo avviando ad un periodo che ci costringe a rimanere a lungo chiusi in casa, per frenare la diffusione di Covid-19, non rinunciamo a muoverci. Vanno benissimo cyclette, esercizi a corpo libero, magari anche la classica “marcia sul posto” che può diventare anche una corsetta per chi è più allenato. Per i più fortunati, non dimentichiamo mai il valore di una passeggiata all’aperto, quando possibile, e non solo per mantenere in forma muscoli e cuore ma anche per il morale. Una ricerca americana, infatti, mette in luce un aspetto da non sottovalutare: quando cuore e polmoni stanno meglio e i muscoli sono abituati a contrarsi, si rischia di meno di peggiorare il benessere psicologico.

Quale rapporto esiste?

Lo studio, pubblicato su BMC Medicine e coordinato da esperti della Divisione di Psichiatria dell’University College di Londra,, ha preso in esame i dati relativi a oltre 150.000 persone rilevando appunto come il fatto di essere attivi sul fronte fisico aiuti a tenere lontano non solo i problemi cardiovascolari, ma anche i sintomi di ansia e depressione, facilitando quindi il benessere psicologico. Le informazioni vengono da una selezione dei soggetti inseriti in una grande banca dati, la U.K. Biobank, che ha coinvolto persone tra i 40 e i 69 anni.

Prima chi ha partecipato allo studio è stato sottoposto ai classici test per valutare la forza e la salute cardiovascolare attraverso test da sforzo e capacità di contrazione muscolare attraverso la presa di un misuratore. Allo stesso tempo, sono stati effettuati specifici questionari mirati a valutare quanto potevano essere presenti stati di ansia e depressione. Gli stessi test psicologici sono stati poi ripetuti a sette anni di distanza da quella prima osservazione, per capire il rapporto esistente tra la condizione fisica all’inizio dell’indagine e la successiva tendenza allo sviluppo di quadri psicologici di sofferenza.

Anche tenendo presente gli elementi che potevano influire sul benessere psicologico, dall’età alle condizioni economiche, dalla manifestazione di segni di sofferenza precedenti fino alla possibile predisposizione genetica per giungere al fumo di sigaretta e all’alimentazione, gli esperti hanno individuato che esisteva una correlazione tra la condizione fisica iniziale delle persone inserite nello studio e lo sviluppo di problemi di salute mentale a distanza di anni.

In particolare, chi aveva condizioni di “fitness” di cuore e polmoni ridotte ed ovviamente anche una forma fisica carente presentava un rischio quasi doppio di andare incontro a depressione e almeno il 60 per cento di possibilità in più di andare incontro ad ansia. Gli esperti tuttavia segnalano che non è detto che esista un chiaro rapporto causa-effetto tra le due situazioni: è possibile infatti anche il contrario, ovvero che chi presenta una maggiore stabilità dell’umore possa avere anche una miglior forma fisica e curi di più la sua preparazione su questo fronte.



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://dilei.it/salute/depressione-movimento-aiuta-combatterla/983116/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)