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Brescia, psicofarmaci per un ragazzo su dieci: i dati di un sondaggio

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Brescia, psicofarmaci per un ragazzo su dieci
L'abuso dei farmaci riguarda più le ragazze, chi beve è più predisposto. Un intervistato su tre si dichiara «infelice e depresso»


Tranquillanti e sedativi? Non sono più prerogativa di adulti depressi o con la psiche venata da nevrosi e psicosi. Ma anche una soluzione fai-da-te per superare lo stress giovanile. Un ragazzo su dieci in provincia di Brescia ha fatto uso di psicofarmaci almeno una volta. Si tratta del 10,7% delle ragazze e il 7,5% dei ragazzi. E questo genere di farmaci è il più utilizzato, dopo alcool e cannabis. Dati diffusi mercoledì dall'associazione «Il Calabrone», una cooperativa sociale che ha svolto un'indagine sul consumo di farmaci tra gli adolescenti su richiesta del comune di Brescia.


FARMACI IN CASA - La ricerca, chiamata «Effetti collaterali», ha coinvolto quasi un migliaio di ragazzi tra i 17 e 18 anni che frequentano le superiori a Brescia. I questionari, come è ovvio in forma anonima, hanno permesso di scoprire un mondo sommerso fatto di difficoltà quotidiane nello studio, mal di testa e stress. E per trovare una soluzione a volte basta aprire l'armadietto che c'è nel bagno di casa, dove i genitori hanno tutti i loro farmaci. Uno su cinque ha così accesso diretto a questi medicinali, senza problemi. Farmaci che l'adolescente vede assumere dal padre e dalla madre. E più ne vende assumere dai genitori più questo induce anche i figli a considerare facile prendere un medicinale. Si tratta di uno dei punti che emergono dalla ricerca.


PIU' FARMACI ALLE RAGAZZE - Dalla ricerca emerge che le ragazze assumono più farmaci dei loro coetanei maschi. Le ragazze prendono un medicinale spesso per mal di testa e per i dolori mestruali. I ragazzi usano meno farmaci, ma tra questi si segnalano quelli dopanti.


FARMACI E ALCOOL - Chi beve con frequenza sembra più propenso ad assumere farmaci. Chi è abituato a trascorrere il sabato sera passando di bar in bar con un drink sempre nuovo risulta più esposto alla facile assunzioni di medicinali. E questo anche per malesseri fisci. Dalla ricerca emerge che un ragazzo che fa uso di cannabis, cocaina e ecstasy sia più propenso a prendere farmaci per problemi di natura psicologica. Il 37% dei ragazzi e il 22% delle ragazze ha dichiarato di sentirsi infelice e depresso. Un sintomo che potrebbe indurre il consumo sbagliato di farmaci, ma che va valutato caso per caso. Per evitare di fare di tutta l'erba un fascio, con il rischio che qualche ragazzo davvero in difficoltà non venga capito.


Matteo Trebeschi


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)