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DPP: la depressione post partum colpisce donne e uomini

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La depressione post partum colpisce donne e uomini

Quando si parla di depressione post partum solitamente si pensa alla donna, in alcuni casi questo tipo di depressione può però interessare

anche l'uomo. La depressione post partum nei papà, nella maggior parte dei casi, è una conseguenza di una depressione post partum nella

compagna ma, in alcuni casi, può presentarsi anche se nella donna non è presente.
In base ai dati raccolti in numerosi studi si è notato che la depressione post partum nell'uomo è solitamente preceduta da quella della

donna, tanto più è grave la depressione nella donna tanto più saranno significativi i sintomi nell'uomo. Si stima che dal 24 al 50 per cento

dei compagni delle donne che soffrono di depressione post partum siano a loro volta depressi.
Senza l'aiuto di un medico in alcuni casi potrebbe essere difficile rilevare uno stato di depressione post partum (DPP), ci sono inoltre

delle differenze tra uomo e donna. Per quanto riguarda le mamme si può parlare di DPP quando per almeno due settimane hanno umore depresso, mancanza di piacere e interesse nelle abituali attività; devono inoltre essere presenti almeno cinque dei seguenti sintomi: disturbi del

sonno e/o dell'appetito, iperattività motoria o letargia, faticabilità o mancanza di energia, sensi di colpa, bassa autostima, sentimenti di

impotenza e disvalore, ridotta capacità di pensare o concentrarsi e pensieri ricorrenti di morte.
Nell'uomo la depressione si manifesta invece con: attacchi di rabbia, rigidità affettiva, ipercriticismo, abuso di droga e alcol e sintomi

correlati alla somatizzazione, fra cui merita un cenno la "couvade syndrome" (sindrome della covata) o anche "gravidanza simpatetica", in cui

l'uomo, a partire dal secondo-terzo trimestre, sino alla nascita del piccolo, sperimenta disturbi digestivi (come diarrea, nausea, vomito),

insonnia, oscillazioni del tono dell'umore, desiderio spasmodico di particolari cibi, prurito: in una parola tutti i sintomi che sperimenta

la donna incinta.
Gli esperti spiegano che la depressione nell'uomo colpisce circa 1 padre su 10, può presentarsi già durante il periodo della gravidanza ma

raggiunge il picco tra i 3 e i 6 mesi di vita del bambino. In molti casi i padri si sentono lasciati da parte visto che è la donna che sta al

centro dell'attenzione. La situazione potrebbe poi peggiorare dopo il parto quando le neo mamme criticano i compagni per come cambiano i

pannolini, danno da mangiare, ecc., un comportamento che mina l'armonia della famiglia. Il risultato è che il padre smetterà di offrire il

suo aiuto e nella coppia ci sarà risentimento e assenza di comunicazione.
E' molto probabile che un uomo colpito da questi disturbi maltratti chi gli sta attorno quando non è felice, mentre le donne tendono a

interiorizzare. Per prevenire quest'eventualità è quindi importante coinvolgere i futuri papà da subito, rendendoli partecipi alle visite

prenatali e non emarginandoli dedicando le attenzioni unicamente alla donna.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)