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Droghe d'abuso, il mercato europeo e la scienza delle analisi

Droghe d'abuso, il mercato europeo e la scienza delle analisi

Droghe d'abuso, il mercato europeo e la scienza delle analisi

 

Il traffico di droghe d'abuso e sostanze illecite continua a essere un grave problema sociale; rappresenta inoltre un mercato in continua evoluzione, tra vendite online (nel deep web ma non solo) e nuovi prodotti di sintesi che comprendono un vasto numero di sostanze psicoattive. Le rotte dei traffici illegali seguono percorsi anche di migliaia di chilometri, toccando Stati diversi prima di raggiungere la destinazione prefissata. L’UNODC, l’agenzia delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, pubblica ogni anno il World Drug Report, una analisi dettagliata sui traffici e sugli effetti che hanno a livello globale. Nel 2018 si è registrato un maggior utilizzo e interesse da parte dei giovanissimi (15-24 anni) e degli over 50, con una maggior predisposizione per le sostanze tranquillanti da parte delle donne e di cannabis da parte degli uomini.

Il mercato europeo

Trattandosi però di traffici illegali e dunque clandestini, non è sempre facile capire quanto siano estesi. I sequestri da parte delle forze dell'ordine ne rappresentano un importante indicatore. Dai dati raccolti dallo European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, l’agenzia UE di monitoraggio sul consumo e la diffusione delle droghe d’abuso, la cannabis rappresenta, da sola, il 70 per cento dei sequestri effettuati in Europa, in particolare in forma di hashish, ossia la resina della pianta: nel 2016, riporta la Relazione europea sulla droga 2018, sono state sequestrate ben 424 tonnellate di hashish, tre volte i sequestri di cannabis in foglie (la marijuana). Questo dato è in parte spiegato dal fatto che la resina è per lo più importata dal Marocco, su lunghe distanze e attraverso i confini nazionali, dunque è più facile che venga individuata e sequestrata. 

Sempre valutando i sequestri da parte delle forze dell'ordine, qualche buona notizia riguarda l'eroina, l'oppiaceo più diffuso sul mercato degli stupefacenti europeo: tra il 2002 e il 2014, si legge nel report, la quantità di eroina sequestrata in UE è dimezzata, stabilizzandosi nel 2016 a 4,3 tonnellate sequestrate. Gli altri oppiacei e oppioidi (come la morfina o il metadone) rappresentano solo una piccola parte dei sequestri, sebbene si sia registrato un aumento per quanto riguarda due oppiodi sintetici: il tramadolo, che costituisce il principio attivo di alcuni farmaci antidolorifici, e i derivati del fentanil, usato in clinica per le anestesie e per il trattamento del dolore. Questi ultimi destano particolari preoccupazioni perché, come riporta il profilo della sostanza sul sito dello European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, il fentanil è almeno 80 volte più potente della morfina e il suo uso è già stato associato a diverse morti sia in Europa che negli Stati Uniti.

 

Sulle droghe stimolanti, invece, i mercati si dividono. Nei paesi occidentali e meridionali (tra cui Italia, Francia, Spagna e Portogallo) la droga d'abuso più sequestrata è la cocaina, quasi 80 tonnellate nel 2016 (un lieve aumento rispetto al 2015). E di una purezza in continuo aumento dal 2010; in effetti, si legge nel report, quella analizzata nel 2016 è al più alto livello di purezza registrato nell'ultimo decennio. L'Europa settentrionale e orientale sembra preferire invece amfetamine, metamfetamine e MDMA. Le prime due sembrano essere prodotte direttamente in Europa per l'uso interno.

Una larga fetta di traffico riguarda poi le nuove sostanze psicoattive, un mercato in perenne fermento. Solo nel 2017 sono state individuate in Europa 51 nuove sostanze e, se il numero sembra alto, c'è da considerare che ne sono state scoperte un centinaio all'anno nel 2014 e nel 2015. Non si sa con certezza da cosa dipenda questo calo, ma potrebbero aver contribuito i provvedimenti adottati per vietare i nuovi prodotti e alle misure di controllo attuate in Cina, da cui provengono queste sostanze. Tra queste si trova un po' di tutto: cannabinoidi e catinoni sintetici, che da soli rappresentano l'80 per cento dei sequestri di nuove sostanze del 2016, benzodiazepine e oppiacei, sempre sintetici.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.scienzainrete.it/articolo/droghe-dabuso-mercato-europeo-e-scienza-delle-analisi/valentina-meschia-anna-romano/2018-10

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)