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Giovani: tra depressione e aggressività

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Giovani: tra depressione e aggressività

L'ultima indagine Censis ha rilevato tendenze aggressive e depressive, soprattutto nei giovani.
L'aggressività è spesso accompagnata alla trasgressione; il 44,8% dei teenager italiani ha comportamenti trasgressivi. Negli ultimi anni è aumentato sia l'uso degli stupefacenti che l'assunzione di bevande alcoliche, soprattutto nei più giovani.
L'aggressività si manifesta più nei ragazzi che nelle ragazze, poiché hanno un carattere più forte, tendono a non avere sensi di colpa e non riescono ad immedesimarsi nella sofferenza altrui mentre le ragazze sono l'opposto. Per le ragazze l'aggressività si può manifestare nei periodi antecedenti il ciclo mestruale: secondo i ginecologi l'80% delle donne nel periodo premestruale manifestano cambiamenti improvvisi di umore e tendono ad essere aggressive oltre a provocare sintomi depressivi.
La dipendenza da internet e dai videogiochi aiuta ad aumentare l'aggressività: il non riuscire a distinguere la realtà dalla finzione provoca nel ragazzo confusione e ciò porta ad un comportamento violento. Il bullismo è una forma particolare di aggressività che può manifestarsi, soprattutto nei maschi, in forma fisica o verbale.
La depressione colpisce persone di ogni età, sesso, nazionalità e ceto sociale ma per molti il primo episodio di depressione si manifesta durante l'adolescenza ma pochi la riconoscono.
Avvicinandosi all'età adulta gli adolescenti affrontano nuove sfide e pressioni sociali che molti hanno difficoltà ad affrontare tendendo così a perdere la fiducia in sé stessi e a deprimersi.
La depressione provoca una serie di cambiamenti nel giovane che è visibilmente più triste, malinconico, preoccupato, irritabile e perde interesse e piacere nel fare le cose comuni.
Nei casi più gravi la depressione può portare al suicidio. Negli ultimi trent'anni il suicidio è diventato una delle principali cause di morte tra i giovani tra i 15 e i 19 anni. Da recenti sondaggi è risultato che circa il 40% degli studenti di scuole secondarie hanno preso in considerazione il suicidio in più occasioni.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)