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Journal of Adolescent Health: cyberbullismo, maggiori probabilità di esserne vittima per adolescenti che usano sostanze e soffrono di depressione

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Cyberbullismo, maggiori probabilità di esserne vittima per adolescenti che usano sostanze e soffrono di depressione
 
Il cyberbullismo (CB) - atti di bullismo perpetrati attraverso la rete web - rappresenta un fenomeno in crescita che sembra inoltre essere una caratteristica frequente delle relazioni interpersonali durante l'adolescenza. Molti studi indicano come circa il 20% - 40% dei giovani siano stati vittime di CB, almeno occasionalmente. Il CB è stato inoltre associato ad una serie di problemi per la salute psicologica e comportamentale delle vittime. Nell’ambito di una ricerca europea condotta dalle Università di Deusto e Londra, 845 adolescenti delle scuole superiori spagnole (età media: 15.2 anni) hanno completato alcuni questionari all’inizio della ricerca e dopo sei mesi, finalizzati a comprendere le relazioni fra cyberbullismo e tre problematiche frequenti durante l’adolescenza: i sintomi depressivi, l’uso di sostanze psicoattive e l’uso problematico di Internet.
I risultati hanno evidenziato una correlazione fra sintomi depressivi e CB. L’essere vittima di cyberbullismo porterebbe ad un aumento di sintomi depressivi e questi aumenterebbero a loro volta, le probabilità di essere vittima di CB. L’uso di sostanze sembra predire un aumento delle possibilità di essere vittima di CB, ma non il contrario. Mentre l’essere vittima di CB sembra portare ad un aumento dell’uso problematico di Internet, quest’ultimo non risulta predittivo rispetto l’essere vittima di CB. Essere sia bullo che vittima aumenta le probabilità di problemi di salute psicologica e comportamentale, rispetto all’essere solamente vittima di cyberbullismo. Questa differenza rimane significativa nel tempo rispetto all’uso di sostanze e all’uso problematico di internet, ma non rispetto ai sintomi depressivi. Data la correlazione fra CB e comportamenti a rischio come l’uso di droghe e fattori di vulnerabilità come la depressione – sottolineano gli autori – è auspicabile l’attivazione di strategie preventive rispetto a tale problematica durante l’adolescenza e di trattamenti specifici di counseling per le vittime.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)