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Stati Uniti, depressione e stigmatizzazione per i giovani che vivono con l’HIV

Come riferisce il centro per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitense (CDC), le persone affette da HIV sono frequentemente affette da depressione, con tassi del 30% - 40%; tale fenomeno è presente anche nei giovani che convivono con tale infezione. Scopo di questo studio condotto dall’ospedale pediatrico di Philadelphia e dall’Università Statale di Wayne è indagare la relazione fra depressione, stigma e comportamenti a rischio fra i giovani affetti da HIV negli Stati Uniti. Un campione di 186 giovani HIV-positivi caratterizzati dall’adozione di comportamenti a rischio, quali uso di sostanze stupefacenti, comportamenti sessuali a rischio e scarsa adesione alle terapie antiretrovirali, ha eseguito test per valutare il livello di depressione e i fenomeni di stigmatizzazione vissuti.
I risultati sottolineano come più della metà dei giovani fosse affetto da depressione. L’aver contratto l’HIV per comportamenti sessuali a rischio, l’età più matura, l’avere problemi comportamentali e l’essere vittime di fenomeni di stigmatizzazione sociale sono inoltre risultati essere elementi predittivi di alti livelli di depressione. I ricercatori evidenziano, in conclusione, come sia importante da un lato elaborare interventi per la diagnosi precoce di depressione derivata dallo stigma per poter intervenire al più presto con trattamenti mirati; dall’altro proporre alle comunità, interventi finalizzati alla riduzione dei fenomeni di stigmatizzazione che portano le persone affette da HIV a soffrire di depressione. Ridurre la depressione e lo stigma sociale può contribuire, a sua volta, a diminuire le barriere che ostacolano l’adozione di comportamenti salutari, come la corretta adesione ai trattamenti e comportamenti sessualmente responsabili.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)