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L'uso di ecstasy in adolescenza può indurre depressione: i dati di uno studio

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Adolescenti ed ecstasy, scatta la depressione
 
Fonte: Journal of Epidemiology & Community Health


Titolo originale e autori: Brière FN, Fallu JS et al. Prospective associations between meth/amphetamine (speed) and MDMA (ecstasy) use and depressive symptoms in secondary school students. -Journal of Epidemiology & Community Health, April 18, 2012. 


L’uso di speed (amfetamina/metamfetamina) ed ecstasy (MDMA), molto diffuso tra i giovani, potrebbe condurre a depressione. I ricercatori dell’università di Montreal hanno condotto uno studio sulla popolazione studentesca durato 5 anni.
Gli autori hanno analizzato i dati relativi a 3.880 adolescenti delle scuole secondarie del Quebec, ai quali erano state poste domande riguardanti il loro uso di droghe. I sintomi depressivi sono stati valutati utilizzando una scala standardizzata apposita (Epidemiologic Studies-Depression scale). I ricercatori hanno scoperto che gli adolescenti che avevano assunto ecstasy o speed, anche solo una volta, all’età di 15-16 anni, presentavano sintomi depressivi con una frequenza del 60-70% in più rispetto ai loro compagni che non hanno mai usato queste droghe. L’uso concomitante di entrambe le sostanze addirittura avrebbe raddoppiato la probabilità di manifestare depressione. L’indagine ha considerato molti fattori che potrebbero influenzare sia l’uso di droghe che la depressione, tra cui problemi scolastici e familiari, precedenti storie di depressione e di ansia, l’uso di fumo e di alcol. Questi risultati da soli non possono dimostrare un rapporto causa-effetto tra l’uso di droghe e disturbi dell’umore, ma “abbiamo tuttavia trovato una correlazione tra i due fattori che ci porta a credere che l’uso di queste droghe sia un potenziale fattore di rischio nell’aumento dei sintomi depressivi” afferma Brière, uno degli autori dell’articolo.
I risultati di questo studio si aggiungono al corpus di evidenze già raccolte in questo campo, suggerendo l’importanza della prevenzione e di una corretta informazione sui potenziali rischi associati all’uso di ecstasy e speed, soprattutto tra i più giovani.
 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)