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Salute femminile: allarme per alcol, infarti, ictus e depressione

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Salute femminile, aspettativa di vita ‘rallentata' allarme per alcol, infarti, ictus e depressione
Segna il passo e cresce solo di poco l'aspettativa di vita per le donne italiane, con un aumento negli ultimi 4 anni di soli 0,3 anni (da

84,0 anni nel 2007 a 84,1 anni nel 2009, 84,3 nel 2010), contro lo 0,4 anni per l'uomo nel medesimo arco di tempo (da 78,7 anni nel 2007 a

78,8 anni nel 2009, 79,1 nel 2010). Un dato che si potrebbe considerare fisiologico dopo la grande crescita di questi ultimi 20 anni, ma

certo la crisi economica e sociale costringe le donne a spostare le priorità verso altre problematiche, aumentando la disattenzione verso

fattori di rischio tipicamente maschili, quali l'abitudine al fumo, aumentato di mezzo punto percentuale nella popolazione femminile, e all'

alcool, con sempre più donne che consumano oltre 6 bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione. La generale diminuzione nell'

assunzione di alcol che si registra dal 2006 è tutta a favore degli uomini (-0,8 % fra le donne e -4,9 % nei maschi). In generale è scarsa

anche l'attenzione alle problematiche femminili da parte delle Istituzioni: ancora troppi sul territorio i punti nascita sprovvisti di Unità

Operative di Terapia Intensiva Neonatale (presenti in 125 dei 551 monitorati) e che realizzano meno di 500 parti l'anno, portando per esempio i parti cesarei a percentuali elevatissime rispetto al resto d'Europa, o rendendo impossibile l'utilizzo della analgesia epidurale; non sempre disponibili farmaci di ‘genere', nonostante siano le donne le maggiori fruitrici di terapie mediche. Studi mirati sulla popolazione femminile confermano infatti che il consumo di farmaci comuni è superiore del 20-30% fra le donne rispetto all'uomo e del 40% per gli integratori. In aumento le malattie prima appannaggio esclusivo del sesso maschile, in particolare quelle cerebrovascolari, che in Italia, secondo le ultime stime statistiche riportate in studi di settore, registrano fra la popolazione femminile circa 130 mila decessi annui con valori ormai tripli rispetto al tumore della mammella. In crescita anche le malattie psichiatriche, mentre è in leggero calo il numero dei suicidi. Ancora limitata l'informazione e la sensibilizzazione alle diverse problematiche di salute femminile. Tagli nel sistema di welfare e nei bilanci familiari rischiano, dunque, di vanificare i traguardi (e benefici) raggiunti nell'arco di trent'anni nello stato di salute delle donne. È questa l'immagine emersa dalla III Edizione del Libro Bianco, presentata oggi a Roma da alcune fra le massime autorità in tema di salute femminile e della ricerca medico scientifica.

Tratto da: "Libro Bianco 2011 dell'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna"


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)