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Inghilterra, smettere di fumare riduce l'ansia
fonte: The British Journal of Psychiatry

Una credenza molto diffusa attribuisce alle sigarette la proprietà di ridurre l'ansia, convinzione che può dissuadere molti fumatori dallo smettere di fumare. Infatti, circa la metà dei fumatori inglesi indicano il sollievo dallo stress come una delle principali motivazioni alla base di questa cattiva abitudine. Tuttavia, numerosi studi di laboratorio hanno dimostrato che la nicotina non ridurrebbe i livelli di stress nei fumatori dopo aver fumato anzi, tali livelli sarebbero uguali a quelli riscontrati in gruppi di controllo di non fumatori. Un team di ricercatori inglesi ha esaminato i livelli di ansia associati a tentavi per smettere di fumare in un campione di circa 500 fumatori aderenti ad una sperimentazione per una terapia sostitutiva della nicotina, fino a 6 mesi dopo la fine dello studio clinico. I partecipanti hanno risposto ad un questionario all'inizio dello studio clinico e al follow up dopo sei mesi, volto a misurare i livelli di ansia, i motivi per fumare, lo stato di astinenza, la diagnosi di disturbi psichiatrici.
Complessivamente, il 14% del campione è risultato in astinenza prolungata dopo sei mesi, mentre il 15% degli astinenti e il 23% dei recidivi avevano una diagnosi di disturbi psichiatrici. Dai risultati emerge una conferma del fatto che smettere di fumare riduce i livelli di ansia. Infatti, i fumatori che hanno raggiunto l'astinenza hanno sperimentato anche una forte riduzione dei livelli di ansia, mentre i pazienti che non sono riusciti a smettere hanno sperimentato un modesto aumento dell'ansia nel lungo termine. In particolare, l'aumento dell'ansia è stato più evidente tra i pazienti recidivi e che soffrivano di disturbi psichiatrici e per i fumatori che fumavano, principalmente, per gestire lo stress.

McDermott M.S., Marteau T.M., Hollands G.J., Change in anxiety following successful and unsuccessful attempts at smoking cessation: cohort study, The British Journal of Psychiatry (2013) 202: 62-67.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)