338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

The Primary Care Companion for CNS Disorders: alcolisti e depressione, miglioramento delle terapie con la stimolazione magnetica transcranica profonda

cufrad news alcologia alcol alcolismo The Primary Care Companion for CNS Disorders: alcolisti e depressione, miglioramento delle terapie con la stimolazione magnetica transcranica profonda

Alcolisti e depressione, miglioramento delle terapie con la stimolazione magnetica transcranica profonda


La stimolazione magnetica transcranica profonda (d-TMS), una tecnica di stimolazione cerebrale che ha mostrato risultati promettenti nel trattamento di alcune condizioni psichiatriche, sembra avere significativi effetti sul desiderio irresistibile (craving) di alcol negli alcolisti con disturbo dell’umore. Questo è ciò che è emerso da 3 case report pubblicati sulla rivista The Primary Care Companion for CNS Disorders da Rapinesi e colleghi dell’Università La Sapienza.
I ricercatori hanno indagato la possibile efficacia sul craving di 20 sedute di 20 minuti di d-TMS ad alta frequenza (20 Hz) sulla corteccia prefrontale dorsolaterale bilaterale, un’area coinvolta nel craving, in 3 pazienti alcolisti con disturbo distimico (una forma di depressione cronica) di lunga durata. I pazienti sono stati sottoposti alle sedute durante la fase di disintossicazione (astensione per più di un mese) nell’arco di 28 giorni tra il 2011 e il 2012. Il craving per l’alcol e i sintomi depressivi sono stati valutati con specifici test (Obsessive Compulsive Drinking Scale e Hamilton Depression Rating Scale, rispettivamente).
Dall’analisi dei dati è emerso che tutti e tre i pazienti inizialmente non traevano benefici dalla combinazione di antidepressivi e ansiolitici somministrati per via endovenosa mentre, dopo 10 sessioni di d-TMS, hanno risposto al trattamento, con miglioramenti sia dei sintomi ansioso-depressivi che del craving. Questo miglioramento ha consentito di ridurre i dosaggi di antidepressivi dopo il completamento del ciclo di sedute. Secondo i ricercatori, quando i pazienti con concomitante disturbo da uso di alcol e disturbo distimico rispondono poco al trattamento farmacologico, aggiungere la d-TMS può rivelarsi di successo.
La d-TMS nei pazienti con disturbo da uso di sostanze dovrebbe essere ulteriormente indagata con studi controllati e randomizzati in campioni più numerosi che valutino anche il consumo della sostanza. Inoltre, la ricerca futura dovrebbe individuare i parametri ottimali (target, intensità, frequenza e lunghezza) di stimolazione per il trattamento più efficace e sicuro non solo dell’alcolismo ma anche della dipendenza da sostanze stupefacenti. Il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha attivato varie ricerche sulla TMS come tecnica da integrare ai trattamenti tradizionali per le dipendenze.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)