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University of Alberta: chi subisce cyberbullismo è a maggiore rischio di depressione

University of Alberta: chi subisce cyberbullismo è a maggiore rischio di depressione

Chi subisce cyberbullismo è a maggiore rischio di depressione

Esiste una maggiore incidenza di ansia e depressione tra le vittime di cyberbullismo. Ma non sappiamo se i problemi psicologici siano una conseguenza o piuttosto un fattore di rischio

Per i nativi digitali internet e i social media sono una seconda casa, ma alcune volte devono anche affrontarvi il cyberbullismo, vessazioni ripetute tramite internet, che proprio come il bullismo tradizionale possono trasformarsi in un autentico incubo per la vittima. Uno studio della University of Alberta dimostra diffusione e potenziali rischi del fenomeno: negli Stati Uniti, circa il 23% dei più giovani ne sarebbe stato vittima, con potenziali rischi, anche seri, per la salute. La ricerca, pubblicata sulla rivista Jama Pediatrics, mostra infatti una correlazione tra cyberbullismo e problemi psicologici come ansia e depressione.

I dati disponibili, spiegano gli autori, non sono sufficienti a determinare la natura di questo legame (se ansia e depressione siano cioè una causa predisponente o una conseguenza del bullismo), ma rappresentano un’indicazione importante per indirizzare le strategie di gestione e prevenzione del cyberbullismo.

Lo studio ha analizzato i dati raccolti da 36 ricerche sugli effetti del cyberbullismo sulla salute dei più giovani. I partecipanti, per la maggior parte giovani statunitensi, sono risultati in media di età compresa tra i 12 e i 18 anni, e tra questi circa il 23% ha dichiarato di essere stato vittima di cyberbullismo. La prevalenza maggiore si avrebbe tra le ragazze, spesso prese di mira a causa di una relazione finita male.

Le piattaforme dove il cyberbullismo è risultato più diffuso sono i blog, Twitter, social network tradizionali come Facebook, e i forum.

Le modalità più comuni sarebbero insulti, diffusione di pettegolezzi, falsità e foto compromettenti, a cui sembra che le vittime rispondano principalmente con strategie passive, come bloccare o ignorare i messaggi del bullo sulla piattaforma, o nascondendo le proprie informazioni personali

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.wired.it/lifestyle/salute/2015/06/23/cybervittime-rischio-depressione/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)