GLI ECCESSI tipici di una certa fase dell’adolescenza, giovanissimi che sperimentano la sbornia del fine settimana, imitando i loro coetanei nordeuropei, potrebbero portare alla dipendenza da alcolici. Lo svela uno studio effettuato a Roma presso la Fondazione Policlinico Gemelli Università Cattolica da un team guidato da Giovanni Addolorato (unità di patologie alcol correlate) e da Antonio Gasbarrini (area gastroenterologia).
Il binge drinking è una modalità di assunzione di alcolici in quantità crescenti per ottenere un effetto di stordimento, ed è parente dello sballo.

LO STUDIO che ha coinvolto quasi tremila giovani di età compresa tra i 13 e i 20 anni, iscritti nelle scuole superiori della Capitale e di altre città del Lazio, ha dimostrato che tale comportamento, spesso ritenuto un rito di passaggio, alla stregua di una sbronza innocente, costituisce in realtà un serio fattore di rischio per la dipendenza da alcol. La maggior parte dei giovani coinvolti nell’indagine non era mai stata informata né dai familiari né dal personale sanitario circa i rischi connessi al consumo di alcolici in considerazione, soprattutto, della giovane età. Il 6,1% dei soggetti intervistati presentava un disturbo, in particolare il 4,9% presentava una diagnosi di abuso di alcol mentre il rimanente 1,2 % presentava una diagnosi di dipendenza.

«I RAGAZZI con diagnosi di alcol-dipendenza rientrano nel gruppo del binge drinking – ha spiegato il professor Addolorato – modalità che si conferma un fattore di rischio molto forte nei ragazzi». Secondo gli autori dello studio, si dimostra così che l’abbuffata alcolica può portare più facilmente alla dipendenza. «Verosimilmente, tra qualche anno – aggiunge Addolorato – dovremo confrontarci necessariamente con un aumento di incidenza di patologie alcol-correlate in quella popolazione oggi giovanile, e che nel frattempo sarà diventata adulta».

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copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.quotidiano.net/blog/malpelo/binge-drinking-adolescenti-a-rischio-dipendenza-da-alcol-33.1769

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)