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News di Alcologia

Psicofarmaci e alcol, un ragazzo su quattro a rischio dipendenza

Psicofarmaci e alcol, un ragazzo su quattro a rischio dipendenza

Psicofarmaci e alcol, un ragazzo su quattro a rischio dipendenza

Emanuele Rossi

Chi si gioca la “paghetta” alle slot, chi sperimenta il mix di droga e alcol, chi non riesce a staccare gli occhi dal cellulare, chi ingoia pillole senza prescrizioni mediche. Il mondo delle dipendenze è cambiato, negli ultimi anni. La droga non è più l’unica fonte di pericolo. E a preoccupare gli esperti sono soprattutto i più giovani. Tanto che l’obiettivo di Asl3 e degli specialisti della sanità ligure è avvicinare la lotta alle dipendenze al territorio, per intercettare i ragazzi prima che cadano nei vortici del gioco, dell’alcol, delle droghe o altro.

«Prima della fine dell’anno - spiega il direttore generale di Asl3 Luigi Bottaro - vogliamo cambiare l’approccio e portare in ogni distretto sanitario genovese uno sportello dedicato alla lotta alle dipendenze, come esiste già alla Fiumara. Negli ambulatori, non al Sert, per evitare quella situazione di imbarazzo che impedisce a molti di chiedere aiuto». Un altro passaggio dovrebbe essere la creazione di un dipartimento interaziendale regionale solo per le dipendenze, ma per il momento è solo una proposta avanzata alla Regione.

Abuso di psicofarmaci
I dati raccolti da Asl e dal Centro alcologico regionale sono parte della Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata per oggi dalla Asl, in via Maggio dalle 9, con il supporto scientifico della Società italiana di alcologia. E per la Liguria fanno suonare vari campanelli d’allarme. Il primo è legato all’uso di psicofarmaci non prescritti: il 18% degli studenti italiani tra 15 e 19 anni ha assunto almeno una volta uno psicofarmaco senza prescrizione medica. Percentuale che, in Liguria, su tutta la popolazione scolastica sale al 25%: uno su quattro. «C’è evidentemente un abuso di queste sostanze - sostiene il presidente del centro alcologico ligure Gianni Testino - è il riflesso di un approccio culturale sbagliato, si considera la paura di un esame o la tristezza come una “malattia” da eliminare con una pillola».

(...omissis...)

 

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/06/18/AC9zRmcE-psicofarmaci_dipendenza_ragazzo.shtml

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)