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Sapete quante calorie ci sono in un bicchiere di vino?

Sapete quante calorie ci sono in un bicchiere di vino?

Sapete quante calorie ci sono in un bicchiere di vino?

L’alcol non è un nutriente ma ha un potere energetico di poco inferiore a quello dei grassi. Sulle etichette delle bottiglie, tuttavia, queste informazioni si trovano raramente

 
 
Sapete quante calorie ci sono in un bicchiere di vino?
 

Quanti sanno che un bicchiere di vino corrisponde a 80-90 calorie? E una lattina di birra a 100? E che per avere una reale misura del «peso» delle bevande alcoliche bisognerebbe anche tener conto di quanto influenzano il consumo di cibo?

L’alcol può aumentare la fame

Sull’argomento ha fatto il punto una recente revisione, pubblicata sul British Journal of Nutrition. Dopo aver selezionato 22 studi, i ricercatori della Monash University di Melbourne, in Australia, hanno concluso che le calorie assunte sotto forma di bevande alcoliche non vengono, come spesso ci si illude, compensate riducendo quelle assunte con gli alimenti. Peggio: una dose relativamente modesta di alcol può portare ad aumentare la quantità di cibo nel piatto. Ma perché l’alcol incrementerebbe l’appetito? «Lo stimolo a mangiare di più», spiega Emanuele Scafato, gastroenterologo, epidemiologo e direttore dell’Osservatorio nazionale alcol, dell’Istituto Superiore di Sanità «va ricondotto soprattutto alla stimolazione dell’alcol sulla grelina (un ormone che gioca un ruolo fondamentale nei meccanismi che regolano l’appetito, ndr). Se a questo si aggiunge che l’alcol non è un “nutriente” pur apportando ben 7 chilocalorie per grammo (secondo solo ai grassi, che ne forniscono 9 per grammo), si capisce perché se si è sovrappeso le bevande alcoliche sono da limitare o eliminare. Rinunciando a due bevande alcoliche, in 12 mesi si possono perdere 9 chili».

Dibattito

Visto l’apporto calorico, come mai sulle bevande alcoliche questo valore non è indicato? «Il tema è oggetto di un acceso dibattito. Mentre l’attuale regolamento UE (n. 1169/2011) ha reso obbligatorio, per i prodotti alimentari confezionati indicare in etichetta anche i valori nutrizionali, la Commissione Europea ha ritardato tale obbligo per le bevande che contengono più dell’1,2 per cento di alcol e lo stesso vale per l’obbligo di elencare gli ingredienti. L’esenzione era da intendersi come transitoria, in attesa di un’autoregolamentazione unica per tutte le bevande alcoliche richiesta dalla Commissione ai vari settori della produzione. Questi, tuttavia, si sono presentati, due anni dopo, con proposte non unitarie e con opinioni contrastanti sull’obbligo di inserire le informazioni sull’etichetta, online o su entrambi».

I rischi da conoscere

E qual è stato il parere della Commissione Europea ? «La proposta di non obbligare all’inserimento delle informazioni in etichetta ma solo, o parzialmente, sul web è stata considerata inconsistente, per le motivazioni addotte (“peculiarità” del vino rispetto ad altri prodotti alcolici) e inadeguata. Per altro la Commissione aveva già verificato attraverso un’indagine che i consumatori preferiscono trovare in etichetta notizie nutrizionali complete piuttosto che andarle a cercare, almeno in parte, su un sito on line. Adesso la parola torna alla nuova Commissione E e, nell’eventualità, al prossimo Parlamento Europeo. C’è da augurarsi, come segnalato dalla Società Italiana di Alcologia, che presto l’intero settore, anche in conformità a quanto già garantito dal comparto della birra, risponda all’esigenza di rendere fruibili le informazioni in etichetta favorendo scelte informate. È fondamentale incrementare la consapevolezza nei confronti dell’alcol: sostanza tossica e cancerogena per cui non esistono soglie al di sotto delle quali la salute non sia a rischio. Per chi dovesse comunque scegliere di far uso di bevande alcoliche, è opportuno ricordare di non superare un bicchiere di vino al giorno per le donne e gli ultrasessantacinquenni, mentre gli uomini non dovrebbero superare i due. Ai giovani si consiglia di non consumare alcol sino ai 18 anni, nel rispetto delle leggi, e di rinviarne il consumo ai 25 anni per mantenere basso il rischio di danni al cervello anche in funzione della verificata incapacità di metabolizzare l’alcol sino ai 18-21 anni».

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.corriere.it/salute/nutrizione/19_giugno_10/sapete-quante-calorie-ci-sono-un-bicchiere-9051f328-8519-11e9-a4c5-122bac19b17d.shtml

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)