338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

I teenager italiani stressati dai social ma dipendenti dagli smartphone

I teenager italiani stressati dai social ma dipendenti dagli smartphone

 

I teenager italiani stressati dai social ma dipendenti dagli smartphone

 

I teenager italiani sono stressati dai social ma dipendenti dagli smartphone. Viviamo un secolo piuttosto particolare, basti pensare che negli ultimi anni camminiamo con gli smartphone “cuciti addosso”. Si vive la giornata consultando più volte il proprio dispositivo che qualsiasi altra cosa. Questo nuovo modo di vivere pienamente le giornate coinvolge tutti dai più grandi ai più piccoli e il campanello di allarme suona in particolare per gli adolescenti.

Questo mondo tecnologico in cui tutti ci interfacciamo, come tutto, se non ben utilizzato , con ragione e parsimonia, può nuocere alla psiche e alla vita specialmente quella dei ragazzini, che risulterebbero statisticamente più sensibili. Infatti in questo caso specifico, i ragazzi sembra accusino il malessere più degli altri a causa di una forte fonte di stress e timori che gli smartphone, quindi annessi e connessi come i social network, possono solo ledere.

Secondo una ricerca, per i teenager essere connessi non è una scelta: <<Non essere sui social potrebbe escluderti da quello che fanno i tuoi amici e quando si pensa che una foto scattata sia bellissima bisogna pubblicarla su istagram. La fotografia è un buon modo per esprimere se stessi>> queste sono le parole di due ragazzine adolescenti dell’età di 16 e 17 anni. Parole che immortalano la dicotomia vissuta dal 12-17enni.

La maggior parte dei teenager, in questo caso parliamo nello specifico degli italiani, vivono in simbiosi con il proprio telefono più di altri e uno sconcertante dato ottenuto da delle ricerche rivela che il 90% dei teenager italiani non riesce ad immaginarsi senza il proprio cellulare e che il 59% ha costantemente la preoccupazione che internet sia sempre attivo. Ma vediamo un po’ quando ansia e stress sopraggiungono, per quale ragione e cosa scatta nella mente della nuova generazione.

In particolare, la situazione degenera quando scatta il “dovere” di rispondere alle sollecitazioni altrui, come il mantenere attivo il proprio stato, specialmente dopo avvisi di notifiche varie e anche delle famosissime spunte blu di WhatsApp, imporrebbero reattività e risposta nell’immediato. 

Sicuramente la croce e delizia dei social network è mantenere i contatti con i propri familiari e amici lontani e vicini. In questo modo è semplice poter restare aggiornati sulla vita di un proprio caro o di amici datati con i quali non è sempre possibile una frequenza costante e questo, bene o male, per l’86% dei ragazzini è il primo motivo per cui continuare ad utilizzare queste piattaforme, mentre 6 ragazzi su 10 si preoccupano che l’esclusione social possa derivare da una scarsa presenza online.

Un’altra situazione che si crea e che impaurisce il 66% dei ragazzini italiani è la relazione troppo intensa con i like, commenti e tag che fa abbastanza pensare alla possibilità che questo possa essere uno dei motivi per cui il 44 per cento dei teenager americani ha deciso di togliersi da facebook.

Infatti, in base a questa ricerca emerge che anche anche un buon 40 per cento dei ragazzi italiani tra o 13 e i 18 anni, pare siano diminuiti sul social facebook, restando però iscritti ad istagram, la piattaforma acquisita da Mark Zuckerberg e che sembra stia prendendo sempre più piede nel web, basti considerare che oltre ad un passatempo si sta rivelando molto utile anche per questioni lavorative.

Un altro quesito che sembra pressi la nuova generazione di teenager è, come sempre, il cyberbullismo e il terrore di poter esser danneggiati dalle proprie pubblicazioni, che siano post normali o storie. Un rischio concreto e reale che potrebbe certamente essere un problema per il proprio futuro. In fondo alla fine basta mantenere razionalità e ragione e non dovrebbe sorgere alcun tipo di problema.

Ulteriore bel cruccio che sorge è lo scetticismo nei confronti delle istituzioni da parte de ragazzi italiani che sembra divida il parere tra gli adolescenti, anche se parliamo di divisione sproporzionata a causa di uno “spareggio” dovuto ad un solo misero 1% dei teenager che ha fiducia nei confronti del governo.



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.barlettanews.it/teenager-italiani-stressati-dai-social/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)