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In aumento le nuove droghe, ma la più consumata resta la cannabis

In aumento le nuove droghe, ma la più consumata resta la cannabis

 

In aumento le nuove droghe, ma la più consumata resta la cannabis: 32.992 le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria. Relazione al Parlamento del Dipartimento politiche antidroga

 

Negli ultimi anni le principali caratteristiche dello scenario nazionale sugli  stupefacenti hanno subito mutamenti radicali, che spingono a rileggere anche i fenomeni noti alla luce delle nuove informazioni disponibili.
 
E’ la considerazione che fa da premessa alla Relazione annuale al parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, trasmessa alle Camere dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri.

 

Gli elementi chiave secondo la Relazione sono:
Offerta di sostanze e dimensioni del mercato
- Le operazioni antidroga sono in crescita rispetto agli anni precedenti e per il 30% sono avvenute in aree frontaliere. A fronte di un maggior numero di operazioni diminuiscono i quantitativi di sostanza  sequestrata. La quasi totalità dei sequestri ha riguardato i derivati della cannabis e lo 0,1% le droghe sintetiche (prevalentemente costituiti da ecstasy e analoghi), per le quali si registra un aumento.

 

- Le sostanze sequestrate presentano un’alta variabilità di principio attivo.
- Il Sistema Nazionale di Allerta Precoce ha inviato all’EMCDDA 10 segnalazioni per sostanze apparse in Italia per la prima volta; 13 sono le Allerte diffuse e 43 le nuove sostanze psicoattive segnalate.
Riduzione dell’offerta
- 32.992 le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria, in aumento rispetto agli anni precedenti. Quasi due terzi dei denunciati è di genere maschile, di età compresa tra i 20 e i 39 anni. La maggior parte delle denunce è associata ai derivati della cannabis, seguono quelle per cocaina ed eroina (tutte in aumento), mentre quelle per droghe sintetiche (1,2%) sono in diminuzione.
- 9.959 i soggetti condannati per reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e/o associazione finalizzata al traffico di queste (artt.73 e/o 74 DPR 309/90).
- Il 34,1% della popolazione carceraria è rappresentato dai detenuti per reati droga-correlati (artt.73 e/o 74 DPR 309/90), che risultano diminuiti rispetto al 2014. Sono diminuiti anche i nuovi ingressi per art.73 DPR 309/90, il 50% dei quali rappresentato da stranieri; sul totale dei detenuti per reati droga correlati, tale percentuale scende al 39%.
- I minori in carico ai Servizi Sociali della Giustizia Minorile per reati droga correlati sono stati il 18,1% dei 21.848 soggetti in carico; 63 hanno usufruito delle misure alternative. Rispetto ai 1.141 ingressi in Istituti Penali, quelli per reati droga correlati sono il 13,7%; i minori collocati in Comunità sono stati 87.
- L’andamento del numero di soggetti segnalati al Prefetto per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti mostra un leggero incremento rispetto agli anni precedenti, in parte ascrivibile al trend crescente del numero di segnalati minorenni. L’80,4% delle segnalazioni è per possesso di cannabinoidi, seguite da quelle per cocaina (12,7%), oppioidi (5,7%) e altre sostanze illegali (1,3%). Il 71,3% dei segnalati ha meno di 30 anni.
 
Secondo la Relazione da una parte si sono stabilizzati, e in alcuni casi sono diminuiti, i consumi di alcune sostanze diffuse  nello scorso decennio e grazie ai livelli di prevenzione e trattamento si  è riusciti a ridurre il contagio  di malattie infettive e la mortalità correlata. Dall’altra, si osserva  l’ingresso sul mercato di un  numero crescente di Nuove sostanze psicoattive (Nps), che per loro stessa natura hanno vita sul mercato relativamente breve, sostituite in tempi rapidissimi da nuovi ritrovati.
Il dato risulta ancora più interessante, secondo la Relazione,  se letto insieme al fatto che nell’ultimo anno sono aumentate le azioni di contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti svolte in Italia dalle Forze di Polizia,   come   dimostra   l’aumento   del   numero   di operazioni che hanno interessato indistintamente tutte le droghe il cui traffico e commercio è vietato dalla legge. A fronte di un maggior numero di operazioni, sono tuttavia diminuiti i quantitativi totali di sostanze sequestrate, in particolare nelle aree di frontiera. Questo dato potrebbe essere collegato alla diffusione di queste sostanze, molto difficili da individuare con i metodi tradizionali.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=5316

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)