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ISS: gioco d’azzardo e Internet, dipendenze strettamente connesse

ISS: gioco d’azzardo e Internet, dipendenze strettamente connesse

ISS: Gioco d’azzardo e Internet, dipendenze strettamente connesse

L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato nelle scorse settimane il Rapporto sulle dipendenze da Internet che affronta anche il tema del gioco d’azzardo online facendo una panoramica delle dipendenze senza

La comunità scientifica ha dedicato, – si legge – negli ultimi anni, molti studi ai fenomeni delle dipendenze comportamentali. Le ricerche sul comportamento di gioco d’azzardo si sono moltiplicate portando in breve tempo al riconoscimento del Disturbo da gioco d’azzardo così come descritto nel DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition). Allo stesso tempo molta attenzione stanno ricevendo quelle che vengono definite dipendenze tecnologiche, come per esempio la dipendenza da Internet anche se non c’è ancora chiarezza sulla definizione del costrutto e sui criteri diagnostici di riferimento.

Tra le dipendenze legate all’uso di Internet, il Gaming è stato incluso nell’ICD-11 (International Classification of Disease, 11th revision) come Gaming Disorder ed è riconosciuto come meritevole di futuri studi anche dal DSM-5. Altre forme di dipendenza da Internet che attualmente sono all’attenzione della comunità scientifica sono per esempio la dipendenza da relazioni virtuali, la dipendenza da eccessive informazioni, dai social network, e il cybersesso. Un altro costrutto di recente interesse è il ritiro sociale e i suoi legami con le dipendenze da Internet.

Fin dalla sua comparsa nella letteratura scientifica, questo fenomeno è stato accompagnato da vivaci dibattiti sulla sua definizione e concettualizzazione. Si discute molto sul fatto che le persone siano dipendenti da Internet stessa o dalle attività realizzate nell’ambiente Internet, e se utilizzare il termine dipendenza da Internet o dipendenze da attività online specifiche come il gioco online o la dipendenza dal sesso virtuale. Il gruppo di lavoro del DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition) ha esaminato più di 240 articoli trovando similitudini comportamentali tra gioco su Internet, disturbo da gioco d’azzardo e disturbo da uso di sostanze (APA, 2013), ciò ha consentito di inserire, per la prima volta, nella Sezione III “Condizioni che necessitano di ulteriori studi” i criteri diagnostici per il disturbo da gioco su Internet (APA, 2013), anche se viene sottolineato che non esistono evidenze sufficienti per giustificare la sua inclusione nella categoria diagnostica dei disturbi da addiction.

La dipendenza da Internet comprende aspetti differenti a seconda del tipo di attività svolta in Rete: sesso virtuale, relazioni virtuali, gioco online (d’azzardo e non), ed è diffusa non solo tra le nuove generazioni, ma in grande misura anche tra adulti e anziani. Il rischio è quello di affrontare tutte le relazioni interpersonali in modo surreale e che il suo sovra-utilizzo per la gestione delle relazioni e delle proprie emozioni, si tramuti in una vera e propria dipendenza.

Cyberbullismo e gaming

Una relazione sulla quale gli esperti si stanno focalizzando è la relazione tra il cyberbullismo e i giochi online, che sono diventati una delle attività ricreative più popolari tra i giovani. Diversi studi (Pisarska et al., 2021; Richard et al., 2021; Cagirkan et al., 2021; Huang et al., 2021) hanno identificato un’associazione tra l’aumento del tempo trascorso a giocare ai videogiochi e la vittimizzazione scolastica/cyberbullismo tra i giovani. Questi studi hanno ipotizzato che i videogiochi possano essere usati come una forma di regolazione delle emozioni e di fuga per alcuni giovani che sperimentano più frequentemente la vittimizzazione del bullismo. Inoltre, altre ricerche (Huang et al., 2021) hanno scoperto un’associazione tra l’uso frequente di videogiochi e un aumento della perpetrazione del cyberbullismo (o dell’essere sia vittima che perpetratore di bullismo), all’interno e all’esterno degli ambienti di gioco online. Nello specifico, alcuni studi hanno dimostrato la relazione positiva tra il comportamento di videogioco problematico e la vittimizzazione del bullismo.

È possibile che la relazione tra vittimizzazione del bullismo e il comportamento problematico di videogioco sia mediata dalla presenza di difficoltà psicologiche, poiché è stato riscontrato che problemi di esternalizzazione e interiorizzazione mediano pienamente la relazione tra la vittimizzazione del bullismo e una serie di altri comportamenti di dipendenza, tra cui l’alcol, cannabis, uso di sigarette e gioco d’azzardo.

Nel 2020 l’American Psychological Association ha pubblicato un report nel quale parlava degli effetti negativi sui ragazzi dei videogiochi violenti (APA, 2020) e alcune metanalisi multiple (Anderson et al., 2010) suggeriscono una connessione abbastanza chiara tra videogiochi violenti e comportamenti aggressivi. Le posizioni critiche di alcuni ricercatori hanno messo in dubbio le metodologie utilizzate e le interpretazioni statistiche, sottolineando che gli effetti osservati sono stati relativamente piccoli (Ferguson, 2007; Ferguson & Kilburn, 2009; Hilgard et al., 2017). Alla luce dei fatti ci sono state alcune ricerche che hanno mostrato che coloro che giocano a videogiochi violenti hanno maggiori probabilità di essere coinvolti nel bullismo (Hamer et al., 2013), mentre altre analisi non trovano tale effetto.

Disturbo da gioco su Internet

Il disturbo da gioco su Internet (Gaming Disorder, GD) è stato incluso nella Sezione III “Condizioni che necessitano di ulteriori studi” del DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition) e viene descritto come l’uso persistente e ricorrente di Internet per partecipare a giochi, spesso con altri giocatori, che porta a compromissione o disagio clinicamente significativi per un periodo di 12 mesi (APA, 2013). I criteri proposti riguardano la preoccupazione circa i giochi su Internet, sintomi di astinenza, tolleranza, tentativi infruttuosi di limitare le attività, perdita di interesse verso le altre attività, uso continuativo ed eccessivo dei giochi su Internet, aver ingannato gli altri circa la quantità di tempo passato a giocare in Internet, l’uso di questa attività per eludere o mitigare stati d’animo avvertiti come spiacevoli, aver messo a repentaglio le sfere significative della vita (lavoro, affetti, studio) a causa della partecipazione ai giochi su Internet (APA, 2013). È, inoltre, specificato che sono inclusi solo i giochi svolti su Internet ma non legati al gioco d’azzardo, poiché il gioco d’azzardo online è incluso nella categoria Disturbo da gioco d’azzardo. Viene anche escluso l’uso di Internet per l’esecuzione di attività ricreative o utili allo svolgimento di un’attività economica o di una professione, sono esclusi anche i siti a contenuto sessuale. Infine, viene specificato che il disturbo da gioco su Internet può essere lieve, moderato o grave in relazione al disturbo delle normali attività.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.pressgiochi.it/iss-gioco-dazzardo-e-internet-dipendenze-strettamente-connesse/99338

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)