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Liguri meno ricchi ma giocano di più: due miliardi nel 2015

Liguri meno ricchi ma giocano di più: due miliardi nel 2015

 

Liguri meno ricchi ma giocano di più: due miliardi nel 2015

Un miliardo e 800 milioni spesi solo nel gioco "fisico", tra slot machine, gratta e vinci, scommesse. Se si aggiunge quello online, stimato in un 20% in più, si arriva a sfiorare i 2 miliardi e mezzo di euro giocati in tutto, e spesso persi, solo nel 2015 in Liguria. Che si conferma una delle Regioni con la spesa pro capite in azzardo più in crescita in Italia, qualcosa come 1780 euro all'anno per ogni cittadino maggiorenne. Sono i dati dei Monopoli di Stato sulla spesa degli italiani nel gioco d'azzardo, «che è tornata a crescere – spiega Matteo Iori del Conagga, coordinamento nazionale dei Gruppi per giocatori d'azzardo – Dopo un calo negli ultimi due anni, in Italia nel 2015 ha di nuovo superato gli 88 miliardi».

Un dramma sociale – che fa pensare a famiglie rovinate, problemi psicologici ma anche materiali con rate del mutuo che non si riescono a saldare e beni di famiglia impegnati – a cui è dedicata la terza Giornata genovese contro l'azzardo. Appuntamento lunedì 12 alle 17 al Teatro della Gioventù, con un incontro organizzato dalla Consulta comunale sul gioco: «Un'occasione di sensibilizzazione, per dare conto di cosa cambierà nel 2017 con la riduzione delle concessioni, ma anche del lavoro fatto contro la ludopatia», spiega Clizia Nicolella, consigliera comunale della Lista Doria e presidente della Consulta.

E infatti intervengono per primi i Giocatori Anonimi, per spiegare come l'azzardo diventa una malattia. Poi si racconta l'esperienza di un quartiere simbolo, Sampierdarena, la piccola Las Vegas genovese dove la concentrazione di sale da gioco non ha eguali in città: «Una situazione simbolica e critica – anticipa Salvatore Santacroce, consigliere del Municipio Centro Ovest – C'è un intero pezzo del quartiere, tra via Molteni e via Avio, "espropriato" dalle sale gioco, che hanno causato depauperamento del tessuto sociale. Nell'arco di pochi metri ci sono diversi bancomat: attendiamo con ansia che le nuove norme entrino in vigore, molte sale vengano chiuse e si possa iniziare un percorso di rinascita della zona».

Ma al Teatro della Gioventù si discute anche dell'aspetto sanitario, con Mirella Stefanini del Sert Asl3 e con Sonia Salvini dell'Osservatorio regionale sulla ludopatia, di cui l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale ha annunciato la nascita negli scorsi mesi. Sono stati già 40 i casi di giocatori compulsivi presi in carico dalla Asl3 nei primi 6 mesi del 2015: e infatti si ragiona sull'introduzione anche in Liguria di percorsi di cura ad hoc in strutture residenziali. «Forti dell'aumento dei fondi statali per il gioco patologico – continua Nicolella – Che erano di 50 milioni l'anno per tutto il Paese ma raddoppieranno».

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://genova.repubblica.it/hermes/inbox/2016/12/09/news/liguri_meno_ricchi_ma_giocano_di_piu_due_miliardi_nel_2015-153730601/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)