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Alcool e giovani, cresce l'allarme Binge drinking, il nuovo nemico

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Alcool e giovani, cresce l'allarme Binge drinking, il nuovo nemico

Sono più di 8 milioni le persone in Italia con comportamenti a rischio riguardo al consumo di alcool: circa il 50% sono over 65, la restante percentuale è composta da giovani ed adolescenti (oltre il 30% nella fascia 18-24; circa il 20% in quella 11-17). Il fenomeno che crea maggiori preoccupazioni è quello del binge drinking, ossia l'assunzione di 5 o più bevande alcoliche in un intervallo di tempo abbastanza breve. In pratica, la tendenza a bere solo per il gusto di sballare. L’alcool diviene così solo un mezzo per trasgredire. E’ più facile da recuperare rispetto alle droghe, è socialmente più accettato, è sponsorizzato da continui battage pubblicitari che fanno apparire i protagonisti degli spot così ‘fichi’, disinibiti, à la page. Immagini che da recenti dati passano in media ogni 13 minuti, non possono non insinuarsi subdolamente nelle menti ancora acerbe dei ragazzini e soprattutto delle ragazzine under 17 che, secondo indagini Istat nel giro di 15 anni hanno raddoppiato la loro abitudine al bicchiere. Le conseguenze? Sia a breve che a lungo termine preoccupanti, specialmente se si considerano gli effetti sui più giovani che poi si tradurranno in ben più gravi ed inevitabili quando diventeranno adulti. L’alcool è infatti strettamente collegato a più di 60 condizioni patologiche, fra cui diversi tipi di tumore, primi fra tutti il cancro alla bocca e al fegato, e una serie di malattie che colpiscono il sistema cardiocircolatorio come l’infarto e l’ictus. L’eccesso di alcool è inoltre alla base, come ci rammentano quotidianamente le cronache, di incidenti automobilistici, risse e omicidi, cadute, annegamenti.
Cresce il consumo di bevande alcooliche fra i giovani.

Pericolo drunkoressia — A peggiorare la situazione delle teenager arriva anche la drunkoressia, la micidiale abbinata di alcool e anoressia, una delle ultime rischiose tendenze sempre più diffuse tra le ragazze sottopeso under 25. In pratica, queste giovani donne fanatiche della magrezza a tutti i costi acquisiscono le calorie di cui hanno bisogno per vivere esclusivamente dall'alcol. A rivelare questo fenomeno in crescita è il Centro Oms per la Ricerca sull'Alcol presso il Cnesps dell'Istituto superiore di sanita'. Tra i fattori sociali e comportamentali che influiscono maggiormente sul consumo eccessivo dell’alcool troviamo oltre al sottopeso il fumo, due caratteristiche che si caratterizzano come una co-dipendenza dal legame particolarmente forte.

L’alcool accorcia la vita — Un team composto da ricercatori dell'università di Padova, in collaborazione con l'università degli Studi di Milano e la Fondazione Irccs ospedale Maggiore Policlinico ha dimostrato come l’eccessivo consumo di alcool vada ad intaccare addirittura il DNA, accorciandolo. Più precisamente quelle ad essere praticamente dimezzate sono delle sequenze di DNA, strutture importanti per la stabilità genetica delle cellule, denominate telomeri, che si trovano nelle parti terminali dei cromosomi e che, già fisiologicamente con l’avanzare dell’età, subiscono un accorciamento. Ebbene, il taglio che l’alcool produce su queste particolari strutture cellulari produce un invecchiamento precoce che si traduce in una minore aspettativa di vita. Gli scienziati sono giunti a queste conclusioni dopo avere analizzato e confrontato il Dna del sangue di 59 persone che consumavano alcol in modo sregolato, con quello di 197 volontari della stessa età che bevevano moderatamente. La lunghezza dei telomeri degli alcolisti era di 0,41 unità contro le 0,79 unità del gruppo di controllo.

Alcool e sport — Alcool e sport una pessima accoppiata. Intanto fa ingrassare, e non poco: giusto per dare una misura del quanto, 10 grammi di alcol, il fondo di un bicchierino da grappa, corrispondono a ben 71 calorie. In pratica, questo piccolo e all’apparenza innocuo sfizio equivale al mangiarsi uno yogurt intero, oppure una banana, o mezzo panino al prosciutto cotto. E’ quindi perfettamente inutile rinunciare a un bel piatto di pasta al pomodoro se poi ci si scolano due aperitivi con gli amici. Ma questo tutto sommato è il minore dei mali, perché i danni che produce sull’organismo e sulle prestazioni sportive sono ben altri. L’alcol, infatti, incide fortemente su tutte le capacità psicomotorie rallentandole, a cominciare dalla reattività, ma diminuendo anche forza, potenza e velocità. Reazioni particolarmente evidenti nelle ore immediatamente successive all’assunzione della bevanda alcolica, ma che possono manifestarsi anche a distanza di giorni nel caso la quantità di alcol ingerita sia stata particolarmente elevata. Infine, occorre ricordare che gli alcolici sono dei potenti diuretici e, di conseguenza, possono essere causa di disidratazione, una situazione in chi pratica un’attività sportiva sempre alquanto rischiosa





(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)