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Le conseguenze dei videogiochi sul nostro cervello: uno studio

Le conseguenze dei videogiochi sul nostro cervello: uno studio

Scopriamo quali sono le conseguenze dei videogiochi sul nostro cervello

Scopriamo quali sono le conseguenze dei videogiochi sul nostro cervello. I videogiochi sono parte integrante della vita di molti cittadini. La maggior parte degli utenti sono giovani. Questo è sicuramente vero. Ma negli ultimi anni, questo fenomeno ha travolto ogni sorta di generazione. Che sia per la vicinanza ai figli o per la voglia di sentirsi giovani, tantissimi adulti hanno iniziato a utilizzarli. Dunque, i videogiochi sono entrati nelle nostre case, diventando quasi fondamentali. E ora che sono disponibili anche online, bisogna dire che la situazione sta sfuggendo di mano. Sono in molti coloro che esprimono dubbi su questo genere di divertimento. C’è chi sostiene, infatti, che i videogiochi danneggino il cervello. Riferendosi soprattutto a quelli che incitano alla violenza, c’è chi li ha definiti addirittura pericolosi per la sicurezza. Ma cerchiamo di capire quanto queste affermazioni siano fondate. Scopriamo quali sono le conseguenze dei videogiochi sul nostro cervello.

Ecco i risultati di una delle ricerche sul tema

Il dott. Marc Palaus, professore all’Università Aperta della Catalogna, assieme a dei collaboratori, ha approfondito il tema. Ha analizzato, infatti, gli effetti che i videogiochi possono avere sulla struttura del cervello. Inoltre, ha esaminato i cambiamenti del comportamento di chi ne faceva un uso spropositato. I risultati hanno portato alla luce una verità difficile da ignorare. A quanto pare i videogiochi possono modificare il funzionamento del cervello, creando una vera e propria dipendenza. I rischi, inoltre, sono l’aumento di comportamenti aggressivi, la diminuzione di empatia e la perdita di voglia di socializzare.

Ci sono però degli aspetti positivi

I videogiochi non creano solo conseguenze negative. Ci sono anche degli aspetti positivi. Quello più importante è sicuramente lo sviluppo delle capacità visive e motorie. Grazie al gioco sullo schermo, infatti, l’utente riesce ad acquisire una coordinazione mano-occhio non indifferente.

Va però precisato che si tratta di dati riguardanti per lo più i giocatori incalliti e giovani. È il dott. Enrico Gamba a dare una spiegazione ben dettagliata della situazione. I bambini e gli adolescenti sono i primi che potrebbero essere a rischio.
 
(...omissis...)
 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)