338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Pink: il mercato illegale della desomorfina

Pink: il mercato illegale della desomorfina

PINK LA DROGA LETALE CHE HA PROVOCATO 50 VITTIME NEGLI STATI UNITI

Nel mercato illegale della “desomorfina”, oppiaceo sintetico sviluppato nel secolo scorso, si sta diffondendo una sostanza pericolosissima, si tratta dell’ U-47700, o semplicemente “#pink”, cinquanta le vittime negli Stati Uniti.

Cos’è la desomorfina
La morfina e l’eroina sono costose, e così, si è pensato a preparare un sostituto più economico. La sostanza, circa dieci volte più potente dell’eroina, è un derivato della codeina, un principio attivo presente in molti antidolorifici e analgesici. Detta sintesi purtroppo è realizzata in maniera del tutto artigianale e improvvisata, ma “legale” ed economicamente meno costosa. Dunque, il connubio basso costo e potenza, rendono questa sostanza molto appetibile e ricercata dai tossicodipendenti.

La temibile Pink
Il narcotico è stato ultimato e immesso sul mercato nel 1978 dalla casa farmaceutica americana UpJohn. La quale cercava una “valida” alternativa sintetica alla morfina, ma dagli effetti collaterali devastanti per l’intero organismo umano. Infatti, una dose di Pink che equivale a sette dosi di morfina, potrebbe portare a pericolosi sanguinamenti del retto, nonché importanti danni gastrici e al sistema nervoso centrale.
Purtroppo, riconoscerla e reperirla è diventato molto facile, non solo per il particolare colore. Andando online ad esempio, si possono trovare migliaia di siti che offrono le capsule rosa a circa 35 dollari il grammo.

Nel novembre del 2016 la Dea (Drug Enforcement Agency, l’Agenzia antidroga degli Stati Uniti) ha classificato Pink a livello uno nella classifica di pericolosità delle droghe dopo la morte di due adolescenti nello Utah. Ma da allora le morti per questa droga sono state decine. Sempre secondo l’Agenzia Antidroga degli Stati Uniti, il potente derivato starebbe uccidendo 78 persone al giorno. E molte di esse sono decedute in seguito al maneggiamento, e ancora prima di consumarla

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.cesda.net/?p=12293

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)