338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Social media: chi è depresso visita gli stessi siti 30 volte a settimana

Social media: chi è depresso visita gli stessi siti 30 volte a settimana
 

 

Social media. Chi è depresso visita gli stessi siti 30 volte a settimana

Già diversi studi hanno collegato l’uso dei social media alla depressione, ma un nuovo lavoro, presentato al meeting annuale della Society of Behavioral Medicine a Washington DC, suggerisce che si tratta di una vera e propria ‘dipendenza’. Le ripercussioni negative dell’uso dei social riguardano le modalità, piuttosto che la frequenza con cui vengono usati.

 

Un team guidato da Ariel Shensa, della University of Pittsburgh School of Medicine, ha selezionato random 1.763 soggetti dai 19 ai 32 anni, e li ha interrogati sui loro sintomi depressivi, sull’uso dei social media e sui comportamenti da dipendenza. L’uso dei social è stato misurato con il numero di visite e la quantità di tempo speso su 11 siti di social media tra i più popolari: Facebook, Twitter, Google+, YouTube, LinkedIn, Instagram, Pinterest, Tumblr, Vine, Snapchat e Reddit. Per valutare la dipendenza da social media, i ricercatori hanno utilizzato i punteggi ottenuti con la Bergen Facebook Addiction Scale modificata, osservando i comportamenti da dipendenza, le modificazioni dell’umore, l’abbandono dell’uso e le ricadute.
 
E’ stato così dapprima evidenziato che la metà dei partecipanti aveva trascorso almeno un’ora al giorno, collegata ai siti dei social, non per scopi lavorativi, e aveva visitato gli stessi siti almeno 30 volte a settimana. Inoltre, con l’impiego di criteri di diversa misura, dai più ampi a più stretti, per indagare la dipendenza, i ricercatori hanno evidenziato che una percentuale dal 14 al 44% dei partecipanti mostrava punteggi che indicavano un problema. Si è così, in sostanza, evidenziato, come previsto, che un maggior utilizzo dei social media era associato ai punteggi più elevati ottenuti nell’indagine sulla dipendenza.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=38335

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)