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Alcoholism Clinical and Experimental Research: chi beve molto si nutre male

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ALCOHOLISM CLINICAL AND EXPERIMENTAL RESEARCH: CHI BEVE MOLTO SI NUTRE MALE
Indagine spagnola su alcol e alimentazione.
Oltre 12mila madrileni di età compresa tra i 18 e i 64 anni, intervistati, il risultato sul rapporto tra consumo di alcol e di cibo risulta

chiaro: chi beve tanto mangia anche male. Lo studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Medicina preventive dell'Università di

Madrid è stato pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research e ha voluto indagare il rapporto tra alcol e

alimentazione basandosi sulle linee guida per una corretta alimentazione pubblicate dal governo spagnolo.
La soglia per stabilire il passaggio dal bere moderato a quello eccessivo era stata fissata a 40 g di alcol al giorno per gli uomini e 24

grammi per le donne. Il binge drinking veniva definito come assunzione di oltre 80gr di alcol negli uomini e oltre 60 gr nelle donne in un'

unica sessione e il consumo di cibo veniva misurato e registrato con recall telefonici ripetuti ogni 24 ore.
Dall'analisi statistica dei dati è risultato che nel complesso il 4,3% dei partecipanti allo studio risultava essere un bevitore eccessivo,

il 10,3% un binge drinker; il 6,5% preferiva bere distillati o liquori e il 24,2% beveva alcolici durante i pasti. Rispetto agli astemi i

bevitori moderati risultavano mangiare molta più carne (circa 1 volta al giorno); i bevitori eccessivi assumevano troppo poco latte e troppe

proteine animali (carne, pesce e uova) mentre i bevitori accaniti che avevano sperimentato il binge drinking non risultavano assumere

abbastanza frutta e verdura, latte e carne. Il consumo in prevalenza di liquori veniva associato anch'esso ad uno scarso apporto di frutta e

verdura e ad una sistematico salto dei pasti principali.
In conclusione, coloro che bevevano alcolici durante i pasti risultavano avere un'alimentazione lontana dalle indicazioni raccomandate dalle

linee guida per l'alimentazione. Interessante, nello studio, la mancanza di differenze rilevanti nei risultati tra i due sessi.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)